Novolabi effettua test sierologici ANTI SARS-CoV-2 (COVID-19) – domande e risposte

Conoscere la presenza di questi anticorpi è utile per molte ragioni. Innanzitutto, poiché forniscono il “film”della malattia e non un’istantanea, ci consentono di sapere se una persona sia venuta o meno a contatto con il virus. Ciò è importante soprattutto alla luce del fatto che molte persone con Covid-19 hanno avuto sintomi blandi o addirittura sono asintomatiche Poichè questi test non servono a fare diagnosi di infezione, a stabilire cioè se un paziente è ‘positivo’. Per quello l’unico test a disposizione è ancora il famoso ‘tampone’, il test molecolare. I test sierologici invece servono solo a stabilire se una persona ha contratto e superato l’infezione da SARS CoV-2.

Con questi test, non si evidenzierà se  un paziente all’inizio della malattia, perché in genere occorrono almeno 7 giorni per registrare se si sono formati gli anticorpi. Quindi se il test è positivo, ho fatto diagnosi; ma se è negativo, c’è il rischio che si tratti di un falso negativo. Al contrario, se si vuole sapere se si e’ venuti a contatto col virus e se si è sviluppata l’immunità, allora i test sierologici sono quelli d’elezione”.

I test sierologici, sono invece del tutto inutili per far diagnosi di infezione in atto, perché per loro stessa natura sono ‘ciechi’ nella prima settimana dall’infezione, quella in cui il paziente non ha ancora cominciato a fabbricare anticorpi, ma può diffondere attivamente il virus tra le persone che lo circondano.

Chi risulta positivo a questo test rapido, che permette di individuare la presenza di una risposta immunitaria (anticorpi IgM e IgG), viene poi sottoposto a tampone per eventuale conferma dell’infezione o di guarigione (negativizzazione del virus).

Il test va ripetuto?

Su giudizio del medico curante il test può essere ripetuto, allorché rimanessero dei dubbi sulla sua interpretazione o nella sua valutazione della risposta anticorpale del soggetto. Si consiglia comunque di ripeterlo a distanza di 15 giorni se si ritiene di poter essere stati esposti all’infezione in tale periodo.

Se scopro di avere gli anticorpi già presenti non rischio più nulla?

Se si riscontra un’alta positività agli anticorpi IgG ovviamente si è molto protetti dal virus e la possibilità di sviluppare una malattia è bassa. La contemporanea persistenza delle IgM sta a significare che l’infezione data da meno di 2 mesi.

Il test sugli anticorpi mi dice se sono portatore dell’infezione?

No, ti dice se si è stati a contatto con l’infezione. Questa potrebbe ancora essere persistente nelle prime fasi soprattutto se il test risulta positivo per le IgM.

Se questo test risulta negativo, vuol dire che io non ho contratto l’infezione?

Vuol dire che non hai contratto l’infezione da 10 / 15 giorni. E’ infatti noto che nei primi 10/ 15  giorni ci sia un’infezione che non ha ancora suscitato la comparsa di anticorpi.

Se questo test risulta positivo mi dice che io sono protetto dalle infezioni?

La positività del test vuol dire che il virus è già stato contratto e stai sviluppando una resistenza. Se sono positive le IgM vuol dire che il virus è stato contratto da 10 a 15 giorni dalla primaria esposizione. Se invece cominciano ad essere presenti le IgG vuol dire che la risposta anticorpale ormai si è attivata da almeno 15 giorni. Le IgG proteggono dal virus e portano a guarigione.

Si può essere infettati una seconda volta?

Dai dati della letteratura sembrerebbe che si può essere infettati anche più volte